Ubuntu e Linux Mint: ma questa" guerra" di statistiche targata Distrowatch che scopo ha?

DistroWatch rappresenta ormai da anni un interessante punto di osservazione per valutare l'evoluzione del mondo Linux e delle vicissitudini che coinvolgono le varie distribuzioni e le community di sviluppo.

Nei giorni scorsi dai dati di DistroWatch si è evidenziato un fatto nuovo: Ubuntu è stato superato in termini di notorietà dal progetto Linux Mint.

Tutti i dettagli e una completa descrizione della situazione:
Last 12 months
1 Mint 2951>
2 Ubuntu 2169<
3 Fedora 1672=
4 openSUSE 1432=
5 Debian 1362<
6 Arch 1180>
7 PCLinuxOS 952>
8 CentOS 947>
9 Puppy 881<
10 Mageia 711>

Last 6 months
1 Mint 3689>
2 Ubuntu 2125>
3 Fedora 1745<
4 openSUSE 1553>
5 Debian 1385>
6 Arch 1228<
7 CentOS 1009>
8 Puppy 922<
9 Mageia 907>
10 PCLinuxOS 816>
11 Lubuntu 740>
Risulta parecchio difficile identificare le motivazioni alla base di questa perdita di popolarità.

La lettura più semplice e ovvia del fenomeno suggerisce tra le possibili cause quella di aver scelto come ambiente grafico Unity, scelta che ha portato non pochi problemi a Canonical sollevando anche parecchie critiche. Questa ipotesi viene ulteriormente confermata dal fatto che Linux Mint utilizza un ambiente grafico basato su GNOME, e proprio nelle ultime ore Linux Mint 12 è stata rilasciata con GNOME 3.

A questo punto risulta interessante osservare se per Ubuntu si è trattato di una tendenza momentanea, oppure il problema è più radicale e riconducibile a GNOME 3 o meno.

Tralasciando Mint e Ubuntu i dati di DistroWatch fotografano una situazione stabile per quanto riguarda le altre grandi distribuzioni.

Il sorpasso in classifica non significa necessariamente che ci Linux Mint abbia un numero di utenti maggiore rispetto a Ubuntu ma solo che all’interno di DistroWatch, Linux Mint si rivela essere più ricercato della distribuzione di Canonical.

Ad esempio, le pagine visitate su Wikipedia nel mese di Ottobre 2011. Certo, le statistiche di Wikipedia, che indicano quale sistema operativo usa la gente per consultare le pagine di Wikipedia, non sono esaustive. Sono però sicuramente indicative, e degne di attenzione.


Breakdown per platform for Mac and Linux
Mac Intel376,5568.32%
Linux Android130,1572.87%
Linux Other35,5320.78%
Linux Ubuntu29,4320.65%
Mac PowerPC11,5990.26%
Linux Fedora1,4530.03%
Linux SUSE1,3240.03%
Linux Mint6420.01%
Linux Debian6200.01%
Linux Mandriva5350.01%
Linux CentOS4840.01%
Linux Red Hat4310.01%
Linux Kubuntu2740.01%
Linux Epiphany1550.00%
Linux Gentoo1420.00%
Linux Mips490.00%
Linux PCLinuxOS230.00%
Linux Motor140.00%
Linux Arch110.00%
Linux Oracle80.00%
Linux Slackware10.00%
Linux openSUSE10.00%
Linux Xubuntu10.00%

Il sorpasso “preannunciato” è stato probabilmente causato proprio dagli ultimi sviluppi di Ubuntu: a partire dall’introduzione della shell Unity – che inizialmente in tanti hanno digerito con difficoltà – per arrivare fino a GNOME 3 che non ha migliorato le cose.

La comparsa della shell di casa Canonical nella sua prima e “immatura” implementazione su Ubuntu 11.04 ha lasciato scoraggiare la maggioranza che ha frettolosamente bollato il progetto come “scadente” per poi invece perdere di vista gli effettivi miglioramenti, le novità e i tanti obiettivi raggiunti da Unity nel corso del tempo.

In Ubuntu 11.10 vediamo infatti la migliore implementazione di Unity shell di sempre e, mi sbilancerò, il miglior desktop disponibile per Linux in generale. Questo soprattutto in confronto con GNOME 3 e con le alternative della stessa fascia disponibili.

Probabilmente il vero problema è che l’utente non esperto che passa da Windows a Linux “avverte” il classico desktop di GNOME 2 e l’implementazione offerta da Linux Mint, più familiare rispetto alle nuove shell.

Ma è noto anche che non sempre le novità si rivelano subito un successo e probabilmente Linux Mint continuerà ad essere più popolare di altre distribuzioni e di Ubuntu finchè gli utenti avranno bisogno di tempo per orientarsi. Ma questo ovviamente non significa innovare, con tutti i rischi che ne derivano, ma solo sfruttare e soddisfare le esigenze strettamente attuali.

Con Unity invece, Canonical sta di fatto precorrendo i tempi, studiando e investendo per realizzare uno strumento potente, in grado rispondere sempre meglio alle necessità attuali e future degli utenti. Anche se questo percorso talvolta richiede di attraversare alcuni passaggi dolorosi.

Ubuntu:


Caratteristiche principali:

Ubuntu è una distribuzione Linux basata sull'ambiente desktop GNOME e l'interfaccia utente Unity. È progettata per fornire un'interfaccia semplice, intuitiva e allo stesso tempo completa e potente. I punti di forza di questa distribuzione sono l'estrema semplicità di utilizzo, l'ottimo riconoscimento e supporto dell'hardware, il vasto parco software costantemente aggiornato e una serie di strumenti di gestione grafici che la rendono improntata verso l'ambiente desktop. È corredata da un'ampia gamma di applicazioni libere. Esistono vari strumenti di amministrazione del sistema, ed è possibile gestirli sia separatamente che in maniera centralizzata con l'Ubuntu Control Center, paragonabile al pannello di controllo Windows o al Mandriva Linux Control Center o a YaST di OpenSUSE.

La versione desktop è stata realizzata per rispondere alle più frequenti necessità di un utente medio, quali navigazione in Internet, gestione dei documenti e delle immagini, svago e comunicazione.

Applicazioni.

Il sistema operativo comprende una suite da ufficio (LibreOffice) per creare e stampare documenti o presentazioni, un internet browser (Mozilla Firefox) per navigare su internet, un client BitTorrent (Transmission), un client email (Evolution), un client di messaggistica istantanea (Empathy), un gestore delle fotografie (Shotwell), un riproduttore musicale (Banshee), un editor video (PiTiVi) e un client per microblogging (Gwibber). Inoltre offre funzioni più basilari come un editor di testi (Gedit), un visualizzatore di documenti PDF (Evince), un lettore multimediale (Totem), un programma per la masterizzazione di CD e DVD (Brasero) e una serie di semplici giochi.

È possibile scaricare ed installare gratuitamente e senza alcuna procedura di configurazione oltre 30.000 pacchetti software liberi dell'universo Linux, tramite il semplice ed intuitivo Ubuntu Software Center, tra cui programmi come Inkscape (grafica vettoriale), GIMP (fotoritocco), Pidgin (chat), Blender (grafica 3D), Synfig (Tweening), Bluefish (editor HTML), KompoZer (WYSIWYG), VLC media player e molti altri.

Sul sito ufficiale è disponibile una lista di applicazioni che possono rimpiazzare software proprietari usati su altri sistemi operativi, come ad esempio Microsoft Office o Adobe Photoshop.

Linux Mint:


Caratteristiche.

Mentre il nucleo di Linux Mint è basato su Ubuntu, il design, alcune applicazioni ed in generale l'aspetto grafico sono sviluppate direttamente dal team di Linux Mint: le differenze includono dei temi, codec multimediali, un menu personalizzato ispirato a quello di Windows al posto di quello standard di Gnome (usato su Ubuntu fino alla versione 10.10), una collezione di strumenti di sistema progettati per semplificare l'utilizzo del sistema agli utenti.

Differenze con Ubuntu.

Linux Mint è basato su Ubuntu e le due distribuzioni hanno molto in comune. Entrambe usano gli stessi repository. Per esempio, la release 6 (“Felicia”) usa l'insieme di pacchetti usati da Ubuntu Intrepid Ibex” (8.10). La maggior parte dei pacchetti sono gli stessi in entrambe le distribuzioni, e a partire dalla versione 6, ogni release di Linux Mint è basata su Ubuntu, mentre prima erano basate sulla precedente versione di Linux Mint.

Linux Mint concentra la sua attenzione sull'eleganza, e include un numero di applicazioni che non sono presenti in Ubuntu, e viceversa. Mint ha alcune differenze di design rispetto a Ubuntu, ad esempio:

Una diversa interfaccia utente, incluso un menù principale personalizzabile.

Un approccio differente alla gestione degli aggiornamenti.

Un insieme di applicazioni di sistema progettate per rendere la gestione e l'amministrazione del sistema più facili per gli utenti finali.

Un differente parco software installato di default e alcune differenze nella configurazione del sistema.

La versione principale (Main) di Linux Mint è stata spesso nominata come la miglior distribuzione Linux per principianti, grazie alla sua natura pronta all'uso dovuta alle applicazioni già installate di default e alla presenza di codec proprietari (come il supporto agli MP3 e Flash).

Dal punto di vista progettuale, le principali differenze sono:

A differenza di Ubuntu, Linux Mint non comunica le date di rilascio delle nuove distribuzioni. I rilasci sono annunciati quando pronti (when ready); Possono essere rilasciati molto presto oppure in ritardo se vengono scoperti bug critici.

Al contrario di Ubuntu, la filosofia di Linux Mint è compatibile con l'uso del software proprietario. Linux Mint favorisce la diffusione delle tecnologie Open Source ma considera anche alternative del mondo proprietario. L'esperienza dell'utente viene prima dei problemi di licenze.

Ubuntu e Linux Mint adottano strategie di aggiornamento radicalmente differenti. Ubuntu raccomanda ai propri utenti di aggiornare tutti i pacchetti e di passare alle nuove versioni usando un metodo di aggiornamento basato su APT. I problemi risultanti sono contrassegnati come inconvenienti temporanei che potranno essere risolti con aggiornamenti futuri.

Diversamente, Linux Mint raccomanda di non aggiornare i pacchetti che possono attaccare la stabilità del sistema e raccomanda l'utilizzo di una politica di Backup (mettendo a disposizione un Backup tool) e di passare alla versione successiva tramite una nuova installazione da DVD.

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Commenti

  1. Da quando è stato introdotto Unity, Ubuntu è entrato nell’occhio del ciclone e divenuto il fulcro delle critiche di tantissimi utenti che, talmente delusi, hanno deciso di abbandonare la distribuzione di Canonical in favore di altre. Qualche tempo fa, addirittura, c’era chi indicava Linux Mint come la distribuzione numero uno del momento tanto da superare la stessa Ubuntu, stando alle preferenze che si leggevano su Distrowatch. Mettendo da parte il fatto che il recente aumento di Linux Mint in ‘visite alla pagina’ sul sito (perché, ricordate, è quello che classifica DistroWatch) è stato aiutato in parte dai numerosi blog che rilasciavano collegamenti a Mint, non c’è dubbio che Linux Mint stia attirando molta utenza grazie alla rinnovata attenzione alle innovazioni desktop, come Cinnamon. Addirittura, un famigerato sito ‘opensource’, assolutamente non pro Unity, garantisce che i suoi lettori sono molto drastici sul futuro di Ubuntu se Canonical non abbandonerà il nuovo ambiente desktop introdotto con Ubuntu 11.04.

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